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Premio di architettura
ABITARE MINIMO IN MONTAGNA

Il Festival all’insù

La Comunità Montana di Valle Camonica partecipa alla terza edizione del Festival Architettura promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per sostenere e valorizzare l’architettura contemporanea italiana.
In tale contesto, dal 4 al 12 aprile 2025 e con base in Valle Camonica, in provincia di Brescia, si organizza il Festival all’insù, il cui intento è esplorare e far conoscere l’architettura contemporanea nelle cosiddette “aree interne / terre alte”, osservandone similitudini e divergenze e tracciando il profilo di tendenze costruttive italiane poco note, anche attivando reti internazionali.
L’iniziativa scaturisce da Vione laboratorio permanente, progetto pluriennale di rigenerazione di Vione, piccolo paese in alta Valle Camonica che nella riscoperta del valore del proprio patrimonio edilizio storico ha individuato un fattore su cui agire per attivare un rilancio della comunità.

Il Premio Abitare minimo in montagna

Per ricercare esempi e buone pratiche di trasformazione, soprattutto nei piccoli paesi in quota, all’interno del Festival all’insù, la Comunità Montana di Valle Camonica istituisce il Premio di architettura Abitare minimo in montagna, volto a selezionare progetti realizzati nelle aree montane italiane e caratterizzati da ridotto impatto volumetrico e da minimo consumo di suolo e di energie.
L’intento è segnalare e sostenere interventi architettonici di qualità, capaci di rigenerare volumi esistenti storici o del recente passato e di innescare dinamiche di evoluzione abitativa e comunitaria, con particolare attenzione alle aree decentrate. Oggetto del Premio sono pertanto le operazioni di riuso, riabilitazione, conservazione, riscrittura e ricucitura del patrimonio
architettonico e edilizio inattivo attraverso interventi che siano riconoscibili come contemporanei.

Il tema del minimo intervento

L’intervento di piccola scala persegue l’ottimizzazione delle risorse: per l’utilizzo integrato e compatibile dei mezzi impiegati e per la durabilità e l’adattamento delle strutture edilizie. Flessibilità, riconversione, multifunzionalità, sintesi tipologica, aggregazione e chiarezza delle forme esprimono nuove qualità architettoniche di valore relazionale e contestuale. Le operazioni di rigenerazione candidabili, già realizzate e impostate sul dialogo,  di coerente dialettica, tra il costruito esistente e il nuovo intervento, devono inoltre promuovere la valorizzazione del luogo e del paesaggio.
La Giuria valuterà prioritariamente il rapporto tra quantità dei mezzi utilizzati e qualità ottenuta, nella convivenza tra il nuovo e l’antico e nell’ascolto profondo del contesto.

Le Sezioni del Premio

Il Premio si articola in due Sezioni:

I – ARCHITETTURA MINIMA

Interventi che hanno modificato, anche parzialmente, l’aspetto esterno di strutture edilizie esistenti: piccoli volumi di ampliamento, ricostruzioni e aggiunte, nella stretta relazione tra le parti.

II – ARCHITETTURA MINIMA DEGLI INTERNI

Interventi realizzati all’interno di volumi esistenti, con minime modifiche dell’aspetto esterno e sempre nella stretta relazione architettonica e tematica tra preesistenze e nuove realizzazioni.

I progetti ammessi

Sono ammessi alla selezione progetti architettonici che intervengono sul patrimonio esistente, già conclusi e realizzati nel corso dell’ultimo decennio a quota non inferiore ai 600 metri slm: operazioni di ampliamento, parziale ricostruzione, conservazione, riuso, riabilitazione, riconfigurazione interna.
Possono presentare domanda di partecipazione i titolari dei progetti architettonici, in quanto detentori della loro proprietà intellettuale.
È esclusa la partecipazione dei componenti della Segreteria Organizzativa e della Giuria del Premio e dei loro dipendenti, collaboratori e parenti diretti.
È altresì esclusa la presentazione di progetti già candidati al Premio Architettura minima nelle Alpi 2024.

I criteri di valutazione

La Giuria opererà sulla base dei seguenti criteri:

  1. il miglior rapporto tra qualità raggiunta e risorse impiegate;
  2. il dialogo architettonico tra esistente, contesto e nuovo intervento;
  3. la portata dell’intervento in termini di rigenerazione architettonica e comunitaria;
  4. l’innovazione e la sostenibilità ambientale ed energetica;
  5. la replicabilità delle modalità di intervento.

Le decisioni della Giuria sono insindacabili; la partecipazione implica automaticamente l’accettazione del bando e dei criteri definiti.

La giuria

L’ammissione e la selezione dei progetti saranno operate da una Giuria tecnica composta da:

Dario Costi (Presidente)
architetto, progettista e teorico, è professore ordinario di Progettazione architettonica presso il DIA dell’Università di Parma, direttore del Laboratorio di ricerca interdisciplinare Smart City 4.0 Sustainable Lab e Co-fondatore dello Studio MC2AA. Autore delle Linee Guida per la Rigenerazione Urbana in Italia per SNA nel 2024 è consulente del MIT per il Piano Casa Italia.

Giorgio Azzoni
architetto, curatore e critico di architettura e arte, è docente di Storia dell’architettura contemporanea, Storia dell’Arte Moderna e di Teorie del paesaggio all’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. È curatore scientifico di VioneLab, del Premio Architettura minima nelle Alpi 2024 e del Festival all’insù.

Carla Bartolomucci
architetto, professore associato di Restauro architettonico presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale dell’Università dell’Aquila.
Expert Consultant nell’ICOMOS-ICCROM Joint Project on Reconstruction, è membro della Società scientifica Italiana per il Restauro dell’Architettura (SIRA).

Antonio De Rossi
architetto, saggista e attivatore culturale, è professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana e direttore dell’Istituto di Architettura montana e della rivista internazionale «ArchAlp» presso il Politecnico di Torino. È autore e coordinatore di diverse realizzazioni architettoniche e progetti di rigenerazione in territorio montano, alpino e appenninico.

Federica Visconti
architetto, dottore di ricerca, professore associato di Composizione architettonica e urbana all’Università degli Studi di Napoli Federico II, è membro del Collegio dei docenti del Dottorato in Architettura e Costruzione di Sapienza Università di Roma. È coordinatrice del Settore ricerche e attività della Fondazione Internazionale per gli Alti Studi di Architettura.

I riconoscimenti del Premio

Riconosciuti esemplari, i progetti selezionati e premiati dalla Giuria verranno promossi attraverso l’edizione di un catalogo e di una mostra pubblica che verrà esposta nella primavera 2025 in Valle Camonica e, successivamente, presso varie sedi internazionali.
I progettisti premiati potranno presentare il loro progetto e la loro attività nel corso di incontri pubblici organizzati nel contesto del Festival all’insù. Gli stessi saranno inoltre invitati a una cerimonia che si terrà il 4/5 aprile 2025 in Valle Camonica, nel corso della quale sarà loro consegnato un attestato di riconoscimento, con la possibilità di soggiornare sul territorio per un fine settimana.
La Giuria ha la facoltà di segnalare specifiche realizzazioni ritenute meritevoli per rilevanza architettonica e ambientale, attribuendo menzioni speciali e segnalazioni.

La scadenza per presentare i progetti

La data ultima per la presentazione dei progetti è fissata al giorno 16 dicembre 2024, secondo le procedure e le modalità indicate nel sito www.festival-allinsu.it.

La documentazione da inviare per poter partecipare

Per partecipare al Premio è necessario compilare i moduli online sul sito www.festival-allinsu.it.
La documentazione richiesta, da presentare in lingua italiana, include:

  1. DOMANDA DI PARTECIPAZIONE redatta secondo la modulistica e le indicazioni fornite;
  2. RELAZIONE DI SINTESI (abstract) che illustri brevemente:
    A_ il carattere del luogo (preesistente);
    B_ i valori del progetto (le nuove qualità).
    La relazione dovrà avere una lunghezza massima di 3.000 battute (spazi compresi) e sarà accompagnata da 6 immagini significative di confronto tra il prima e il dopo l’intervento.
  3. DOCUMENTAZIONE DESCRITTIVA DEL PROGETTO comprensiva di:
    A_ Relazione descrittiva (max 9.000 battute, spazi compresi, e con 10 foto) che ne segnali l’approccio progettuale e gli elementi di forza;
    B_ Tavole con documentazione grafica, cartografica (max. 5) e fotografica (max. 5), con distinzione tra esistente e nuovo intervento/ inserimento, in formato A2.
    Alla relazione di sintesi è facoltativo allegare un video della durata max di 5 minuti.

Trattamento dei dati personali

I dati inseriti all’atto della presentazione della domanda saranno trattati solo per le finalità del Premio, ivi compresa la promozione e valorizzazione dei suoi esiti, dalla Segreteria tecnica,
dall’Amministratore di sistema, dalla Giuria e da coloro che operano alla gestione e promozione del Premio. I soggetti sopra menzionati si impegnano a mantenere e tutelare la riservatezza dei materiali e delle informazioni sottoposte alla loro valutazione solo per le finalità relative al Premio.

Informazioni

Le informazioni e i moduli di partecipazione sono disponibili sul sito www.festival-allinsu.it.
Per ottenere informazioni specifiche o la risoluzione di problemi tecnici di invio è possibile rivolgersi, esclusivamente via mail, alla Segreteria del Premio presso la Comunità Montana di Valle Camonica, Piazza Tassara, 3, 25043 – Breno (BS) – Italy- mail: info@festival-allinsu.it

Il Premio vanta il Patrocinio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia.